14/08/11

Che grazia per noi e per il mondo la Scuola di comunità!

Da: padre Aldo TRENTO
Data: Sat, 6 Aug 2011 12:08:16 -0400

Cari amici, che grazia per noi  e per il mondo la Scuola di comunità!
In queste settimane ho toccato con mano come il mondo abbia bisogno di incontrare il Movimento, cioè la Scuola di comunità. Carròn ci reclama giustamente l'urgenza di un lavoro personale che vede nella Scuola di comunità il cuore di questo lavoro. Personalmente ne sono testimone sia nel mio cammino di ogni giorno sia in ciò che accade intorno a me. La bellezza di quest'opera che sempre più suscita in chi ci vive, lavora, ma anche ci visita, fa nascere la domanda: ma come è possibile tutto questo?
E quando rispondo: "è grazie alla catechesi o Scuola di comunità che viviamo settimanalmente con tutte le 200 persone che qui lavorano nei diversi ambiti " quelli che ascoltano rimangono pieni di curiosità e di interesse.
Così da un po' di tempo un gruppo di dirigenti e operai di una multinazionale ogni mercoledì dalle 8.00 alle 9.00 della mattina puntualmente vengono qui per la Scuola di comunità.
Inoltre è accaduto con il più grande centro medico di riabilitazione privata. Il padrone di questo centro ha firmato un contratto con noi per assistere gratuitamente i nostri pazienti e in cambio chiede che vada almeno ogni 15 giorni da loro a fare la Scuola di comunità con i loro dipendenti o ammalati.
Anche il mondo si accorge che la SDC crea una differenza nel modo di vivere e lavorare. Per di più questo prezioso strumento che Giussani ci ha donato ha dato origine ad un settimanale che esce con il secondo giornale laico più venduto del Paraguay, ogni giovedì.
Il bene che fa è sconvolgente. Per esempio oggi sono venute due giovani mamme facendo 40 Km di corriera per ringraziarci di quello che scriviamo! "Padre siamo qui e la stiamo aspettando da due ore per dirle grazie e anche per abbracciarla per ciò che scrive negli editoriali, come per esempio quello sulla Confessione."
E mi hanno portato anche un regalo. Un altro giovane: "Padre, leggendo il settimanale ho sentito il desiderio di essere prete, di verificare la mia vocazione."
La SDC ci aiuta a verificare la ragionevolezza della fede dentro le viscere del mondo dando così  testimonianza che il cristianesimo è l'accadere dell'umano. Chiaro che siamo ogni settimana anche motivo di polemica e allora mi ricordo Giussani che diceva che Cristo entrò in polemica con il mondo intero, quello che Carròn continuamente ci ricorda come la cultura dominante anestetizza l'io.
Insomma io voglio che la Scuola di comunità non sia una lettura spirituale o uno spunto per le nostre riflessioni, ma il lavoro che ci permette di scoprire la ragionevolezza della nostra fede vissuta dentro l'impatto con quotidiano con il mondo.
Buone vacanze in compagnia privilegiata della Scuola di comunità.
Padre Aldo

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