Alcuni giorni fa mi è capitato di assistere ad un gioco di ragazzi. Le scuole stanno finendo e, nel cortile, alcuni ragazzini delle Medie si divertivano a "Bulldozer".
I partecipanti devono spostarsi correndo da una parte all'altra del campo evitando di farsi prendere da chi è in mezzo. Si è catturati solo se presi e sollevati completamente da terra.
C'era un ragazzino, Eugenio (nome di fantasia) che non fa mistero della sua passione per le ragazze. Gli altri maschi "fingono"; lui va dritto al sodo: tenta di prendere le sue compagne di classe e non va per il sottile nell'afferarle, pur senza malizia. Ad un certo punto una di loro gli ha urlato: "Pedofilo!"
Eugenio si è offeso a morte e le ha promesso le botte.
Lo stesso giorno ho letto questo articolo dell'ottimo Prof. Bellieni, che ho conosciuto personalmente anni fa in occasione di un aggiornamento medico.
Allora mi sono deciso di proclamare al mondo intero la mia pedofilia.
Faccio parte di una famiglia di pedofili: mio padre era pedofilo (5 figli), mio nonno era pedofilo (3 figli), tutti i miei fratelli e le mie sorelle sono pedofili (sono zio di 10 nipoti e due pronipoti). I miei stessi parenti materni sono pedofili (ho moltissimi cugini). I miei avi erano pedofili e perfino la mia nipotina adottiva, Daniela, morta non ancora maggiorenne, era pedofila: il suo desiderio era quello di fare la baby sitter da grande. Credo che ora, in Paradiso, le abbiano assegnato un asilo intero: lo desiderava tanto!
Così pure pedofili sono i miei amici, coetanei e più giovani. Una giovane coppia, che mi sta particolarmente a cuore, è di una pedofilia parossistica: ha messo al mondo ben 6 figli!
La Chiesa stessa è pedofila e copre i pedofili: dai semplici preti di campagna ai Cardinali e perfino il Papa di Roma chiamano i bambini una "benedizione di Dio" e si ostinano a richiamare i Governi sul dovere di aiutare le famiglie numerose.
Tutti dicono che la pedofilia è un male: no!
Pedofilo è bello!
I bambini sono la cosa più bella al mondo.
L'ho visto per anni nelle Residenze Sanitarie per Anziani: i vecchi sono tristi e sconsolati; arriva un bambino (ne basta uno!) e si ravvivano, sorridono, e accettano di fare fisioterapia...
Sono un pedofilo e me ne vanto!
Ora aspetto i Carabinieri, che mi ammanettino e mi conducano da un Giudice Onesto e Retto, che mi condannerà.
Un Giudice sessantottino, laureatosi in Legge senza studiare, con il "18 politico" e la "Laurea di Gruppo", un Giudice che non ha mai conosciuto il Greco, considerato una lingua morta.
Sì, perché anche i Ginnasiali, sanno che ad Atene "filìa" indicava l'amore di affetto, di simpatia, come "filippo" (amico dei cavalli), "filatelico" (appassionato di francobolli), "cinofilo" (amante dei cani)...
Ai miei tempi chi odiava i bambini e faceva loro del male era chiamato "pederasta" e già il suono della parola indicava l'abiezione.
Oggi si preferisce "pedofilo", così si può perseguire più facilmente chi ama veramente i bambini.
Ebbene sì, mi autodenuncio: io sono un pedofilo, amo i bambini e in particolare quelli handicappati e mongoloidi, prego che ne vengano al mondo tanti e la Terra si riempia delle loro voci e dei loro giochi, chiedo che le famiglie numerose siano aiutate, lotto perché ricevano un'educazione libera e appropriata e non siano uccisi preventivamente con l'aborto.
W I BAMBINI!
1 commento:
Hai coraggio. Un coraggio che, come in questo caso, ti viene rettamente dalla ragione e dall'intelligenza di porsi fuori dal dettato della superficialità, delle soffocanti dittature del conformismo.
Ma per quanto abbia capito praticamente dalle prime righe il senso, dove saresti andato a parare (la tua riflessione fu la anche la mia tempo fa),
devi essere cauto perché la dittatura di quel conformismo che dicevo, con il suo politicamente corretto che usa come arma e bandiera per imporsi, da tempo dimostra la sua feroce intolleranza, la sua vocazione fanatica.
Sii cauto: non tutti sono in grado di apprezzare una retta ragione e tantomeno la coniugazione con la fede di quella, purtroppo,
c'è un continuo imbarbarimento nello spaccio continuo non più dell'ideologia, ma della sua estrema sintesi, del suo nucleo:
l'odio(logia).
Tuttavia è anche vero, che oggi è il momento della sofferenza, ma anche del coraggio e testimoni (scomodamente) coraggiosi, mancano purtroppo.
O non avremmo quel delirio ipoctita che tu, giustamente, osservi affermato.
Buona serata,
Alieno
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