"Vi ricordate quel 18 aprile? / d'aver votato democristiani / senza pensare all'indomani / a rovinare la gioventù"
Così cantavamo negli anni della nostra gioventù, nel famoso 1968, recriminando sul fatto che i nostri genitori avevano fatto per l'Italia la scelta di campo capitalista.
In quel fatidico 18 aprile io ero ancora di là da venire: sarei nato solo un anno dopo, in maggio.
Se avessero vinto i social-comunisti, come tutti preconizzavano, nelle prime elezioni libere dell'Italia Repubblicana e Democratica, chissà se io sarei nato: i miei genitori si sposarono solo nel Luglio di quello stesso anno. Se anche fossi nato, sarei stato forse un pioniere con il fazzoletto rosso, avrei imparato a venerare Stalin a scuola ed ora, forse, sarei in un lager o a vessare i miei conterranei come tanti miei amici attuali.
Ma non fu così.
Vinsero i democristiani, vinse De Gasperi (Dio lo benedica sempre) ed io sono ora un uomo libero.
Il buon Dio, che mi vuole bene ed usa volentieri l'ironia, mi fece nascere e vivere tuttora in una delle poche "Zone Liberate" della mia cara Italia.
L'Emilia-Romagna, da allora e a tutt'oggi, è governata da quegli stessi social-comunisti che volevano comandare in tutta Italia e che, per grazia di Dio e intelligenza degli italiani, sono relegati appunto solo in alcune zone con sovranità non piena, per quanto tentino continuamente di considerarsi gli unici e legittimi rappresentanti del popolo, sfruttando a fini di parte, la loro, le risorse materiali ed i beni prodotti da tutti i cittadini, che vivono nelle zone da loro controllate, limitando anche pesantemente la libertà di parola e di iniziativa di chi non è dei loro.
Oggi io festeggio perché i nostri genitori non caddero nel tranello ordito dalla propaganda comunista di allora.
Per saperne di più su questo giorno benedetto:
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