18/05/11

Armandino e Dante

Il babbo di Armandino era comunista. Noi eravamo bambini, facevamo le scuole elementari. Gli fecero un funerale comunista, quando morì, con le bandiere rosse e i canti dei compagni. Attraversarono tutta la piazza. Erano gli anni '50. Io non potevo partecipare al funerale, perché la Chiesa non voleva: il babbo di Armandino era scomunicato. Mi dispiaceva perché Armandino ed io eravamo amici e compagni di scuola. Non potevo partecipare; ma potevo guardare. Lo guardai dalle maglie della serranda della farmacia di mio babbo, che erano abbassate per rispetto. Dopo qualche tempo morì anche Armandino: la sua casa era proprio sulla strada statale, che portava a Roma, molto trafficata, di camion soprattutto. Uscì dalla porta e fu investito.. Rimase lì sul colpo. Lo porto sempre nella memoria e nel cuore. Fu il primo amico che persi. Adesso, a 62 anni, ne ho visti morire tanti. Morire da bambini è sempre stato un dolore grande per me. E poi Armandino era un amico.
Dante era comunista anche lui, un infermiere grande e grosso, simpaticissimo e appassionato di donne. Bravo sul lavoro, cordiale nei rapporti e amico. Aveva assistito tanti malati. Un giorno scoprì di essere ammalato, un cancro. Uscì con la sua auto, si chiuse dentro e collegò il tubo di scappamento con l'abitacolo. Morì da solo.
Non ci fu alcun funerale. Dante era un comunista convinto, che però stimava le suore con cui aveva lavorato nell'Ospedale. Nessuna benedizione, nessuna Messa; solo alcuni amici lo accompagnarono al cimitero. Io ero fra loro. Un mio amico prete approvò la scelta: la presenza del Signore ero io stesso. Dante era un amico. Armandino era un amico. Solo da grande capii che il buon Gesù ama e stima tutti, comunisti e non. Ama le persone così come sono. Ha stima di me, di Dante e di Armandino. Ha stima del babbo di Armandino.
Il comunismo è brutto; l'ho provato direttamente in Polonia e Cecoslovacchia, l'ho vissuto nel mio Ospedale e lo vivo nella mia Regione. I comunisti sono uomini e Dio li ama in quanto tali. Sono le prime vittime di un'ideologia disumana. Io volevo bene a Dante e Armandino. Voglio ancora tanto bene a loro. Sono amici.

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