"Il pericolo maggiore che possa temere l’umanità – dice Teilhard de Chardin – non è una catastrofe che venga dal di fuori, non è né la fame né la peste, è invece quella malattia spirituale, la più terribile perché il più direttamente umano dei flagelli, che è la perdita del gusto di vivere".
Stamattina, per fare gli auguri di compleanno ad un amico, mi è venuto fra mano questa testimonianza di don Giussani al Meeting del 1985.
Ecco il testo integrale, dall'Archivio del Meeting stesso, con il titolo "Dio ha bisogno degli uomini", riproposto da Il Sussidiario.
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