10/02/10

Yo soy un hombre sincero

La famosissima canzone Guantanamera introduce bene in questo verso l'attuale vicepresidente del Paraguay nelle parole di Padre Aldo.
La sua ultima lettera "Un uomo vero" ci testimonia che cosa sia un vero uomo politico e come viva la sua alta funzione istituzionale.
Riceviamo lezioni anche dal Paraguay! 
Grazie a Dio e a Padre Aldo.
Chissà, forse un giorno anche noi avremo dei Presidenti così, che siano "del Consiglio" o "della Repubblica".
Siano rese grazie a Dio che da qualche parte ce ne sia almeno uno e che sia amico di chi è amico di Cristo, pur essendo "pazzo" agli occhi di tanti uomini.


Ecco l'ultima lettera di Padre Aldo, ricevuta tramite l'amica Anna Vercors.

UN UOMO VERO 

Cari amici, 
Dio ci dona sempre qualcuno a cui guardare. 
A volte è un mendicante che ti chiede e tu lo guardi vedendo in lui la faccia di Cristo, o un bamibino abbandonato che si affeziona e a chi gli domanda il suo nome e cognome risponde: Trento Gabriele. 
A volte è il vicepresidente della Repubblica che era in vacanza in Brasile quanto l’exvescovo presidente lo chiama di urgenza perché deve andare ad incontrare i suoi amici Chavez, Morales e Correa e ovviamente il vice deve assumere la presidenza interina. Così Federico, il vice, parte e con la macchina, guidando lui, torna a casa ieri, domenica. 
Erano le 21 ed era appena entrato in territorio Paraguayo quando mi chiamò: “ Padre Aldo, domani mattina sono lì alle 5 e 30 per recitare Lodi, aspettami.” Rimasi commosso, un uomo, un politico che si preoccupa di avvisarmi che sarà qui alle 5 e 30 per recitare Lodi. Amici, capite? Chi di noi e dei nostri politici si preoccupa di vivere un gesto come questo delle Lodi? Lunedì mattina alle 5 mi alzo, per preparare la colazione, come ogni lunedì per il Presidente in esercizio, perché alle 5 e 30 puntuale arriva. Però questa volta alle 5 e 30 arriva il suo segretario e mi dice: “Padre, Federico ti ha chiamato ieri sera alle 22 per dirti che sarebbe arrivato a casa all’1 della mattina e per chiederti se era possibile dire Lodi alle 7.” Che attenzione, ma che coscienza del Mistero! Alle 7 arriva e dico: “Presidente a quest’ora c’è la processione con il Santissimo nella clinica e l’adorazione”. “Padre, vamos (andiamo)”. E così in compagnia di Gesù abbiamo visitato infermo per infermo, ha fatto anche lui la comunione in ginocchio sul pavimento, ha ascoltato il vangelo del giorno con il commento e poi abbiamo fatto colazione assieme. “Padre, non posso incominciare la settimana senza questo gesto con voi, padri, perché come potrei affrontare gli impegni, le incomprensioni quotidiane? Per me pregare è riconoscere che non sono solo, ma c’è un Altro che mi fa le cose.” Normalmente viene sempre alle 5 e 30 del mattino perché alle 6 questo presidente convoca il consiglio dei ministri, che, essendo un problema, se non guarda prima in faccia Gesù, gli sarebbe impossibile sopportare la faccia del presidente e di certi ministri. 
C’è davvero tanto da imparare. 
Ciao, P. Aldo 

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