24/07/09

A casa

Sono tornato a casa, dopo tre mesi di ospedale.
Ho tanto da raccontare; ma la prima cosa che desidero rendere pubblica è una lettera di Padre Aldo, con la quale comunica a tutti gli amici il ritorno a casa di Marciana.
Poche parole, ma così chiare!

Da: padre Aldo TRENTO
Data: Mon, 20 Jul 2009 09:39:42 -0400
Oggetto: MARCIANA È MORTA

"Non è il dolore della mia malattia che mi affligge ma la sofferenza e l’abbandono dei miei fratelli che vivono nel mondo, per la strada, bambini, anziani, ammalati." Questa è l’ultima espressione di Marciana pronunciata alcuni giorni fa, quando già in fin di vita stava aspettando la morte.

Era già un scheletro, ma il suo cuore batteva forte, lei con il cuore innamorato del suo Gesù, già desiderava vederlo.

È morta il giorno della Madonna del Carmine alle 22. C’erano suo papà a fianco e le infermiere. Quando sono arrivati era appena spirata.

Sorella Sonia (la giovane suora di clausura che è l’anima della clinica ) stava suonando l’arpa, il papà singhiozzava e io, con il cuore spezzato, piangevo. Ma oggi non voglio parlare di quanto accaduto e di come abbiamo vissuto i due giorni in cui l’abbiamo vegliata (ne riparlerò), ma offrirvi la sua testimonianza lasciata per iscritto dietro ogni suo quadro dipinto.

Amici, capite che anche il cancro, il dolore sono una circostanza positiva, come ci dice Marciana. Anzi per Marciana è stata la circostanza più bella che Dio le ha dato. Sentite cosa mi ha scritto il 1 luglio 2009 sopra un pezzo di carta igienica l’ultima volta che era stata alcune ore nel suo povero ‘rancho’. L’ha scritto sulla carta igienica tanto era povera.
Dio mio, che fede! Che bello quanto Carròn ci ripete sulla bellezza delle circostanze, anche quella del cancro!

Amici, ascoltate Marciana e che dal cielo cambi il nostro cuore.

Al mio carissimo Padre Aldo.

Il mio viaggio è prossimo alla fine e non voglio andarmene senza dirle che ho passato i giorni più belli della mia vita in questa clinica; ho incontrato i miei fratelli e sorelle ammalati come me ai quali ho voluto tanto bene. Mi duole sapere che ho ancora pochi giorni per stare con loro. La prego Padre per l'incarico che le do: abbia cura di loro, perché so che donerà il meglio di sé, che è tanto amore. Ed io da questo momento mi prenderò cura di lei.”

Marciana Elizabeth

1 luglio 2009

Ho pianto dalla gioia e dal dolore nel leggere queste parole su questo pezzo di carta……..ma che santità, come ogni sua affermazione nelle dediche scritte da lei dietro i suoi quadri.

"È tranquillo come l'acqua cristallina, è tenero come un uccello con la sua cucciolata nella sua nidiata, è sagace come un bimbo

"Dio mi ha messo nel mondo il giorno più bello dell'anno, 20 settembre, è per quello che nel mio cuore soltanto c'é primavera”.

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