23/12/08

In fondo la donna a cosa serve?

Le mie sorelle ritengono che io sia un maschilista impenitente.
E' la stessa accusa che rivolgevano a nostra mamma, per cui sono tranquillo sulla non-veridicità del rimprovero. 
La cara amica Lella mi rimproverava la mia strenua difesa dell'altra metà del cielo. 
Rosa, amica e collega, ha sempre attribuito i miei guai alla mia "sensibilità femminile".

Quello che riferisce SaFe supera ogni maschilismo possibile. 
E' il top di questa malattia dell'anima.

Fin dai tempi in cui ero massaggiatore del Rimini Baseball Club non ho mai condiviso l'idea, molto diffusa fra quegli atleti, che le donne sono solo buone da "sbattere".
Ora si è andati "scientificamente" molto più in là e questa tipica malattia attribuita ai maschi mediterranei è condivisa e implementata dagli impeccabili anglosassoni e dai colti progressisti.

Io continuo a preferire la mia mamma e la mia zia Maria, che, molto semplicemente e dignitosamente, mi hanno tirato su come Dio comanda e ringrazio di cuore tutte quelle donne, da me conosciute, che mi hanno insegnato ad aver stima di loro per quello che sono: Donne. 
Con dignità pari alla mia.
Comprese le mie sorelle "accusatrici".

Buona lettura (si fa per dire!).

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