Ripropongo e pubblico, senza commento.
Basta da sè.
MAIL DA PADRE ALDO TRENTO
22 settembre 2008
Sent: Monday, September 22, 2008 8:31 PM
Sent: Monday, September 22, 2008 8:31 PM
Cari amici,
incominciare il giorno quando ancora il sole dorme” però guardando il vero sole che illumina Gesù Eucarestia, esposto sia nella parrocchia come nella clinica le 24 ore del giorno e respirare il profumo del miracolo quotidiano.
Come ogni lunedi mattina, anche questa mattina, puntuale come un orologio è arrivato, scortato fio al collo, il vice presidente della Repubblica, in questi giorni presidente ad interim, essendo Lugo alle Nazioni Unite, per recitare lodi e stare alcuni minuti in adorazione davanti al santissimo.
Eravamo lui, la scorta ed io, essendo padre Paolino in Argentina. Così il vicepresidente ha fatto da lettore ed io il resto.
Abbiamo poi fatto colazione come ogni lunedi assieme. Una occasione per vedere i fatti accaduti e preparare la settimana. Per esempio questa mattina è stato interessante vedere i punti che il presidente Lugo avrebbe sottolineato nel suo discorso davanti all'Assemblea dell'ONU, in particolare sui temi del terzo mondo. Punti che riflettono la dottrina sociale della Chiesa.
Interessante pure l'approccio al presidente Lula e, spero il progressivo distanziamento da Chavez “Lugo è Lugo e Chavez è Chavez” l'ha detto il Presidente prima di partire.
Insomma è impressionante come un povero prete, due poveri preti (padre Paolino pure) che prendono sul serio quanto Carron ci dice, rischiano di essere il polo positivo anche del governo.
Tutto questo mi commuove perchè è l'accadere della profezia che è stato Giussani che grazie il suo amore a Cristo e alla Chiesa, alla sua chiarezza umana, alla “ingenua baldanza” molto lontana da tanti clericalismi che ci riempiono la testa ed il cuore, ci ha instillato fino al midollo una cosa: il problema è l'io nel suo rapporto cn il Mistero. E da questa identità, una capacità di dialogare con tutti, abbracciare, valorizzare tutto terminato questo momento in cui ancora una volta il Presidente ad interim ha ribadito la stima e l'interesse dell'esecutivo di collaborare a 360 gradi con questa comunità è venuto a trovarci il braccio destro di uno dei più grandi imprenditori latino americani del gruppo Vierci.
I motivi dell'incontro:
il consiglio di amministrazione del gruppo ha deciso di finanziare il nostro settimanale “l'Osservatore della settimana” che esce ogni giovedi con il quotidiano “Ultima Hora” ed il libretto del Papa che esce ogni ultimo mercoledi del mese sempre con il giornale (si tratta della pubblicazione di tutti i discorsi del Papa di ogni mese), perchè grazie a questi due strumenti (20.000 copie ogni settimana in un paese quasi analfabeta e con 6.000.000 di abitanti) ha quasi raddoppiato le vendite del quotidiano.
Una cosa dell'altro mondo nel terzo mondo in cui il dramma non è economico ma educativo. Sono grato infinitamente a Giussani per averci educato a pubblicare ogni settimana, come minimo, un giudizio su ciò che accade. E sono da più di 30 anni che come mi confesso ogni settimana così esprimo pubblicamente un giudizio, partendo dalla scuola di comunità su ciò che accade. Così da un foglietto, da un bollettino parrocchiale siamo arrivati ad un settimanale, autorevolissimo ad ogni livello della società e strumento, fotocopiato nella selva e nei villaggi più sperduti, di catechismo. Non bastasse questo ha aggiunto: “il signor Vierci, l'imprenditore, vuole aprire con noi un ospedale completo con 150 camere, moderno e per i poveri. Lui farà tutto ed a voi chiede la gestione, la condivisione umana”. Ovviamente mi sono messo a ridere... ma il suo rappresentane: “ma, noi non scherziamo, abbiamo fiducia in C.L e presto ti porterò il progetto”. A me l'unica cosa che potei dirgli è stata: “manderò tutto ai miei amici responsabili di C.L. Che vedano loro cosa possono fare”. E l'ho fatto subito, perchè sono cose troppo grandi per uomini così piccoli come siamo noi qui. Però, più in là di quello che potrà accadere (è un problema della Divina Provvidenza e non mio) l'importante è vedere come prendendo sul serio il proprio io come relazione con il Mistero, la realtà ti cerca, ti vuole, ti desidera. Una cosa inimmaginabile per noi, per voi, perchè non siamo noi a cercare, fare, progettare.... anzi ci preoccupiamo solo del nostro “io” e che questo “io” stia bene... eppure proprio per questo la realtà ci cerca ed esige risposte. E l'unica risposta è prendere ancora più sul serio il proprio “io” e consegnare poi agli amici più grandi il tutto. Il resto se Dio lo vuole sarà lui a realizzarlo come ogni giorno tocca con mano. La compagnia delle opere che vive qui nella nostra comunità è nata e vive così....prendendo sul serio il proprio “io” dentro le circostanze quotidiane. Ed è un respiro a pieni polmoni. Grazie per avermi ascoltato, però ci tenevo a raccontarvi l'accaduto questa mattina.
Con affetto Padre Aldo
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