Mi assumo tutta la responsabilità per la pubblicazione del seguente stupendo racconto breve, scritto da una ragazzina riminese di Terza Media, vincitrice di un Concorso per una Borsa di Studio presso i Licei della Fondazione Karis di Rimini.
E' un piccolo intenso capolavoro, che rivela le promettenti doti narrative di chi l'ha scritto.
Ne sono venuto in possesso in modo fortunoso; ma non posso tenerlo per me.
Tema:
Scrivi un racconto a partire da ciò che vedi nel quadro di Edward Hopper
La lettera misteriosa
"Hexham, 13/09/1942
Caro Charles,
ormai è quasi cominciato l'autunno, e tu ancora non sei tornato. Comincio a preoccuparmi. Ogni giorno mi attacco alla finestra nella speranza di sentire il rumore dell'auto e poteri finalmente riabbracciare. Le giornate sembrano infinite senza di te in questa villa deserta. Io sono qui ad aspettarti nella speranza che tu sia vivo, di rivederti, di risentire la tua voce, di passeggiare per i boschi insieme a te...ancora una volta...
Ascoltando la radio mi sale l'ansia, il timore di scoprire qualcosa che vorrei sapere e non sapere allo stesso tempo. Mi chiedo quando finirà questa guerra, questa inutile guerra, questa orribile guerra, che fa vittime ogni giorno.
Mi afaccio alla finestra e spero. Spero...spero nella speranza che continui a bruciare nei nostri cuori, speranza di vita, di vita giusta, di vita piena d'amore, d vita con la famiglia, con gli amici, con la vita stessa; vita vitale come una foresta: gli alberi sono vita e tutto ciò che è nel bosco è vita...vita...che parolone! Da scrivere con la v maiuscola.
La guerra non è vita.
Devi scusarmi se faccio questi discorsi melensi...è solo che...a volte, stando qui, in attesa, mi ritrovo a pensare e a sognare ad occhi aperti e...ora ti ho appena scritto uno dei miei pensieri più frequenti e tormentati.
Mi chiedo cosa ci sia al di là del bosco...probabilmente la guerra...ormai è ovunque.
Io ti aspetto e sappi che non appena tornerai faremo le valigie e ce ne andremo in America, così non dovrai più combattere, rischiare la vita e stare lontano da casa, lontano da me...e potremo finalmente avere il nostro "e vissero felici e contenti".
Parlando di speranza...spero che tu legga questa lettera e non mi faccia attendere preoccupata ancora a lungo il tuo ritorno...
Torna...e torna presto.
Per sempre tua.
Rosemary"
Alex aveva appena finito di leggere che già tutti i compagni, curiosi, chiacchieravano.
La maestra dovette urlare per farli stare zitti.
"Scusa Alex, mi potresti ripetere dove hai trovato questa lettera?" chiese poi lei.
"Sì, l'ho trovata in una fessura della cassapanca sotto a finestra della villa di mia zia, in Inghilterra"
"La busta era aperta?"
"Sì"
"...Strano..."
"Già"
"Davanti alla finestra c'era il bosco?"
"Sì"
"Allora direi che ci sono buone probabilità che tutto sia vero"
Silenzio...
"Per caso c'era il francobollo sulla busta?"
"No...c'era solo una...macchia...rosso scuro...come il sangue".
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