09/09/09

Aggiungere acqua al mare

Ho aggiunto acqua al mare.
Stamattina niente bagno.
Sono stato male.
Solo due ore di sonno ed un mal di pancia incredibile, gola secca e testa pesante. I panzerotti e le sfogliatelle di Carmela con un goccino di spumante mi hanno steso.
Il tempo incerto ed un'arietta frescolina mi hanno fatto decidere così.
Sono andato lo stesso a salutarlo, come fra vecchi amici.
Vento, silenzio, buio ed un orlo rossastro sulle nubi.

Ho aggiunto acqua al mare, un bicchiere forse, 20 cc o poco più.
Acqua umana, di qualità.
Non per disprezzo, ma per dire: sto con te, partecipo alla tua "mission".
Nessuno in giro, solo alcuni gabbiani, molto discreti, appollaiati sul pontile.
Discretamente, abbasso quel tanto che basta i pantaloni.
La Capitaneria non apprezza questo genere di attività marinare e...
Che bello! All'aria aperta!
Una piccolissima buca sulla battigia, in faccia al sole che già s'annuncia, alle onde un po' arrabbiate, ai granchi sul fondo, già svegli e attivi.
Il mare, gentile, con due piccole onde, accetta e apprezza, senza bagnarmi i piedi.
Ringrazio, saluto e mando un ciao anche a Dio.
Il mare non capisce; io sì.
In sella alla bici elettrica scorrazzo sulla pedana di cemento fra gli ombrelloni ben allineati e gli sdrai già pronti.
Il bagnino me lo concede, quando non c'è nessuno.
Il Comandante del Porto sicuramente no, ma starà ancora sognando abbracciato alla sua amata, coi bambini sereni e belli nella stanza a fianco.
La mia gamba malata fa fatica nella sabbia, Capitano!
La signora del forno dietro la chiesa ha già pronto il pane quotidiano.
Un prezzo speciale per chi lavora ed i barboni di passaggio.
Il cane da guardia, di pelo bianco e di nome Black, abbaia senza ritegno.
E' vecchio. Sa fare il suo dovere.
Passa un treno sul ponte.
Ricomincia un giorno.

Ho aggiunto acqua al mare.
Siamo amici, noi, e molto in confidenza.

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