09/11/08

Un po' di storia, un po' di geografia...

Queste le parole del Papa al termine dell'Angelus di oggi, 9 Novembre 2008, in Piazza S. Pietro. Leggete subito dopo il link che rimanda a Asia News.
Ricorre quest’oggi il 70° anniversario di quel triste avvenimento, verificatosi nella notte fra il 9 e il 10 novembre 1938, quando si scatenò in Germania la furia nazista contro gli ebrei. Furono attaccati e distrutti negozi, uffici, abitazioni e sinagoghe, furono anche uccise numerose persone, dando inizio alla sistematica e violenta persecuzione degli ebrei tedeschi, che si concluse nella Shoah. Ancora oggi provo dolore per quanto accadde in quella tragica circostanza, la cui memoria deve servire a far sì che simili orrori non si ripetano mai più e che ci si impegni, a tutti i livelli, contro ogni forma di antisemitismo e di discriminazione, educando soprattutto le giovani generazioni al rispetto e all’accoglienza reciproca. Invito, inoltre, a pregare per le vittime di allora e ad unirvi a me nel manifestare profonda solidarietà al mondo ebraico.

Continuano a giungere inquietanti notizie dalla regione del Nord-Kivu, nella Repubblica Democratica del Congo. Sanguinosi scontri armati e sistematiche atrocità hanno provocato e stanno provocando numerose vittime tra i civili innocenti; distruzioni, saccheggi e violenze di ogni tipo hanno costretto altre decine di migliaia di persone ad abbandonare anche quel poco che avevano per sopravvivere. Si calcola che i profughi siano attualmente più di un milione e mezzo. A tutti e a ciascuno di loro desidero esprimere la mia particolare vicinanza, mentre incoraggio e benedico quanti si stanno adoperando per alleviare le loro sofferenze, tra i quali menziono in particolare gli operatori pastorali di quella Chiesa locale. Alle famiglie private dei loro cari giungano il mio cordoglio e l’assicurazione della mia preghiera di suffragio. Infine, rinnovo il mio fervido appello affinché tutti collaborino al ripristino della pace in quella terra da troppo tempo martoriata, nel rispetto della legalità e soprattutto della dignità di ogni persona.

Si celebra oggi in Italia la Giornata del Ringraziamento, che quest’anno ha per tema: "Ho avuto fame e mi avete dato da mangiare". Unisco la mia voce a quella dei Vescovi italiani che, a partire da queste parole di Gesù, attirano l’attenzione sul grave e complesso problema della fame, reso più drammatico dall’aumento dei prezzi di alcuni alimenti di base. La Chiesa, mentre ripropone il principio etico fondamentale della destinazione universale dei beni, lo mette in pratica, sull’esempio del Signore Gesù, con molteplici iniziative di condivisione. Prego per il mondo rurale, specialmente per i piccoli coltivatori dei Paesi in via di sviluppo. Incoraggio e benedico quanti si impegnano perché a nessuno manchi un’alimentazione sana e adeguata: chi soccorre il povero soccorre Cristo stesso.
Ed ecco che cosa scrive un missionario del PIME dal Giappone:

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