La prima notizia di tutte le radio e le televisioni riguarda la Crisi Finanziaria e le preoccupazioni mondiali.
In un semplice ospedale indiano un semplice sacerdote indiano offre la sua vita per la vita di tutti.
Da quel lontano giorno di primavera in una lontana provincia del Grande Impero, si cerca ancora oggi di eliminare dalla faccia della terra e dalla storia chi ne è il fondamento e la certezza positiva.
Stranamente, oggi come allora, il sangue dei martiri feconda la terra e la rinnova.
Questo l'abbraccio ultimo del Mistero, contro cui l'uomo - anche il più lontano e il più perverso o il più oscurato, il più tenebroso - non può opporre niente, non può opporre obiezione: può disertarlo, ma disertando se stesso e il proprio bene.
Il Mistero come misericordia resta l'ultima parola anche su tutte le brutte possibilità della storia.
Per cui l'esistenza si esprime, come ultimo ideale, nella mendicanza.
Il vero protagonista della storia è il mendicante: Cristo mendicante del cuore dell'uomo e il cuore dell'uomo mendicante di Cristo.
(Don Giussani, Roma 30 Maggio 1998)
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