Ebbene sì.
Concordo col nostro Grande Capo, il bolognese senza macchia e senza paura.
Spezzo una lancia a favore del Re di Napoli Bassolino.
Vengo in aiuto al Soros del Bel Paese, S.E. Padoa Schioppa.
La mia proposta è rivoluzionaria e definitivamente risolutiva.
Tutte le navi della Marina Militare Italiana attracchino a Napoli e imbarchino tutti i rifiuti abbandonati, poi facciano rotta verso il largo.
Appena fuori dalle acque territoriali scarichino tutto il carico in mare.
Le correnti marine, in modo del tutto naturale ed ecologico, distribuiranno equamente e solidalmente la propria quota-immondizia a tutte le Regioni Italiane.
Senza preferenze, senza ambiguità o scuse, ogni cittadino italiano contribuirà a ripristinare l'immagine dell'Italia nel mondo.
Il problema è di tutti e da tutti deve essere risolto.
Se poi qualche corrente birichina ne dirigerà una quantità trascurabile su coste straniere, il nostro ineffabile italico Caudillo, potrà invocare la solidarietà Europea e quella Mediterranea.
Alla Francia, in particolare, si potrà scontare qualcosa sull'acquisto di Alitalia.
Alla Libia finalmente daremo il giusto risarcimento per i danni dell'occupazione coloniale.
La Spagna si renderà conto che il nostro Prodotto Interno LORDO è superiore al loro e sarà sbugiardato quell'arrogante di Zapatero (che resta comunque un ottimo alleato).
Al Marocco e alla Turchia giungeranno quote omeopatiche, quindi assolutamente terapeutiche, in nome della assistenza internazionale.
Kosovo e Albania non avranno più bisogno di contrabbandare alcunchè per vivere.
Gli unici esclusi saranno le Regioni ed i Paesi ricchi della zona alpina, nell'ottica della equità fiscale a vantaggio delle famiglie e delle popolazioni povere ed emarginate.
Il beneficio per le famiglie monoreddito sarà evidente. Potranno raccogliere direttamente sulle spiagge il surplus di cibo e beni materiali necessari al mantenimento della prole, senza gravare sulle scarse risorse comunali e senza doversi rivolgere alle Caritas, gestite della Chiesa per scopi illeciti, propagandistici e lesivi della giusta laicità dello Stato.
La Marina Militare Italiana farebbe onore alla sua tradizione di servizio del popolo italiano.
Esercito, Guardia di Finanza, Polizia, Guardie Forestali, Servizio Civile e Vigili del Fuoco supporterebbero i servizi logistici a terra, come già onorevolmente ed onerosamente fanno.
Le navi militari, opportunamente armate, a differenza di quelle civili, costituiranno un deciso deterrente a tutti quei facinorosi, violenti e mafiosi tentativi di ostacolare questa meritoria opera di solidarietà e senso civico nazionale.
Il Prode Cavaliere (pardon), il Prode Professore si disporrà a capo della flotta sulla Nave Ammiraglia e dirigerà direttamente e responsabilmente questa nobile operazione.
Il problema sarà risolto una volta per tutte e l'Italia sarà ammessa, come suo diritto storico, al Consiglio di Sicurezza Permanente dell'ONU, con diritto di veto.
E la Santa Croce (e Martello) sarà innalzata sul Palazzo di Vetro ad eterno monito delle genti.
3 commenti:
Ceccus, sei il termovalorizzatore dell'ironia!
Vino&Mirra
Esagerato, che fretta!
Dai a noi sardi almeno il tempo di contribuire raccogliendo le nostre migliaia di tonnellate di nettezza napoletana, come deciso dal nostro solidale governatore Soru!
Anche perchè, come sappiamo, la nettezza crea ricchezza, dunque ne abbiamo il doppio del vantaggio!
Per fortuna il patron di Tiscali è tanto furbo, perchè così battiamo sul tempo tutte le altre regioni e ci accaparriamo la parte migliore!!!
Che grande uomo...
veramente geniale!
Se il Prode professore salisse sulla nave ammiraglia e ci restasse per il resto dei suoi giorni l'opera sarebbe completa!
MV
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