Oggi avevo deciso di scrivere sull'ultima trovata di fine anno del nostro ineffabile Premier, Prof. Prodi, circa l'annunciatissima "svendita" di Alitalia e sulla "nuova" rottamazione delle auto, un modo semplice semplice per garantirsi l'appoggio della FIAT e della Francia e poter restare in sella un altro po' per accompagnare il popolo italiano sulla strada della riduzione del debito pubblico e della povertà generalizzata.
Mi sono sentito un po' offeso dalla proposta del "Governo Popolare" di rottamare la mia vecchia e gloriosa Y10 del 1982 in cambio di un abbonamento triennale "gratuito" ai mezzi pubblici per poter andare al lavoro senza inquinare - tanto poi lo pagheremo tutti e più salato con altre nuove tasse "di scopo". Io vado tranquillamente in bicicletta e inquino sempre meno dei vecchi e mai rottamati autobus della mia bella città di Rimini. In compenso, quando, raramente, voglio andare a trovare gli amici nell'entroterra, la mia vecchia Y10 mi soddisfa benissimo e me ne sbatto sinceramente del "bollino blu" per fare i 500 metri che separano la mia casa dal limite invalicabile della città a prova di inquinamento. Sono tentato fortemente di fare come gli extra-comunitari che non pagano bollo e assicurazione. Lo avessi fatto fin da giovane avrei potuto permettermi una SUV di gran marca; invece ho mantenuto le Generali e il Governo per tanti anni da povero ingenuo.
Ma queste sono bazzecole, pinzillacchere. La vita offre avvenimenti più importanti.
Il dopo Natale era cominciato decisamente male, complice la mia stanchezza e la mia cattiva volontà. Il giorno della festa di San Giovanni è stato pressochè disastroso e peggio ancora è cominciato il giorno dei Santi Innocenti. Per pudore non racconto i fatti relativi; solo il mio confessore ha tanto stomaco da ascoltarli pazientemente.
Ma...
...una ragazzina di 14 anni, figlia affidataria di un'amica, mi invita a fare i compiti di latino con lei. Io amo il latino e mi diverto proprio a studiarlo, per cui accetto, invece di perder altro tempo dietro le mie sciocchezze informatiche. Terminiamo verso le 17, e accetto un suggerimento interno di recarmi a Messa. I Santi Innocenti mi hanno sempre profondamente interrogato; noi delinquenti abbiamo un debole per i bambini piccoli e indifesi.
La chiesa più vicina è alla Colonnella, la Messa è alle 18.30.
Arrivo davanti alla porta; è chiusa. Strano, ma così è. Una bella ragazza giovane, che conosco bene, mi chiede dove ce n'è un'altra. Glielo dico e m'invita ad accompagnarla con la sua auto.
Accetto. Durante la Messa penso già alle stupidaggini da fare subito dopo. Mi accorgo che davanti a me c'è un'amica carissima che vive a Brescia ed è qui per trascorrere le feste con i familiari. Prima della benedizione finale squilla importuno e inatteso il mio cellulare - me lo sono dimenticato acceso. La mia amica russa Marina, che abita a Rimini, mi chiama per raccontarmi tante cose, una più bella dell'altra: mi ringrazia per averle procurato un appuntamento da un medico amico in favore di un suo conoscente bisognoso, mi invita ad andarla a trovare in famiglia, mi partecipa il suo desiderio di andare in pellegrinaggio in Terra Santa, mi rinnova la sua riconoscenza per aver incontrato gli amici di CL tramite la Casa S. Anna, dove stata accolta in un momento di difficoltà.
"Pensa, il mio pope mi ha detto: - Se ti trovi bene con loro è bene che tu stia con loro, anche se sono cattolici - E' una bella concessione. Fra di voi c'è lo Spirito." "Lo Spirito è anche con gli ortodossi" rispondo. "Sì, ma con voi è così evidente e vi sento vicini e amici". L'amica dell'auto mi aspetta per un certo tempo, poi mi viene a chiamare un po' irritata perché deve tornare a casa a Pesaro. L'amica di Brescia è in attesa di salutarmi sul piazzale della Chiesa. Di corsa l'abbraccio, corro all'auto, mentre continuo a parlare al telefono con Marina. Arriviamo alla Colonnella. Saluto e chiedo scusa all'amica di Pesaro. Prendo la bicicletta e torno a casa sereno. Mangio qualcosa e m'infilo a letto. Sono le 20,15 circa. Prego con il Memorare e do un bacio sulla guancia alla Madonna e al Bambino nell'icona della Vergine di Kazan. Chiudo gli occhi a questo giorno.
Tutte le mie patacate un nulla, tutta la mia infingardaggine è bruciata. I Santi Innocenti hanno accolto la mia preghiera. La realtà ha vinto. Tutto è stato ricomposto. La vita è più grande del mio limite ed io valgo molto, più di quanto io stesso pensi. "Chi è l'uomo che di lui ti ricordi, il figlio d'uomo che di lui ti rammenti?"
E' proprio vero, nella mia vita le donne hanno un gran posto. Da solo mi perdo e c'è sempre qualcuno che mi richiama. UNO mi chiama e si serve di tutto. Di tutti. Lui sa che ho un debole per l'altra metà del cielo e mi prende così: una ragazzina quattordicenne, una ragazza che aspetta per caso, un'amica carissima, una russa venuta dall'Uzbekistan e dei bambini morti ignari per l'odio del potente di turno che non vuole mollare la poltrona.
Chissà se Prodi ha questa "fortuna", questa Grazia...? Chissà se la cerca, se la desidera?
Sopra tutto.
Lei è veramente tutto. Aghia Sofia. Gesù Cristo.
In questi giorni di Natale, in questo tempo disastrato, Lui non demorde.
Perfino di un fisioterapista lussurioso e infingardo ha pietà.
E' il massimo.
Lui solo vale la pena amare e in Lui ogni cosa e ogni persona.
Tutto riprende il suo posto.
Anche le donne, che mi piacciono così tanto...
2 commenti:
Ti auguro Un santo 2008 -
da Gatteo
Un abbraccio con ammirazione !
Bello questo post!
Ti auguro che si realizzi il tuo desiderio più grande in questo 2008 e negli anni futuri!
Mavi
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